Principali tipologie di vetro
Float
Vetro pianno prodotto con la tecnica del galleggiamento sullo stagno per rendere le lastre perfettamente parallele e immuni da aberrazioni.
Vetro extrachiaro
Prodotto con lo stesso sistema del float, ma con un bassissimo contenuto di ossido di ferro, in modo da ottenere una maggiore trasparenza.
Vetro camera
Costituito da 2 o più lastre di vetro unite tra loro lungo il perimetro mediante un telaio in alluminio chiuso con del sigillante. All'interno dei vetri può essere presente aria o gas.
Vetro retinato
Vetro colato nel quale è incorporata una rete metallica a maglia.
Vetro stampato
E' un vetro piano colato e laminato translucido avente una o entrambe le facce con disegni o motivi ornamentali impressi.
Laminato o stratificato
Vetro composto da 2 o più lastre tra le quali vengono inseriti uno o più fogli di polivinilbutirrale.
Vetro laccato
Viene prodotto verniciandone una faccia e fissando la laccatura mediante trattamento alle alte temperature.
Specchio
Si ottiene depositando un sottile strato di nitrato d'argento su un lato del vetro e poi ricoperto da vernice sigillante.
Vetro acidato
Immergendo il vetro all'interno di un bagno di acido fluoridrico, l'unico agente in grado di sciogliere il vetro a freddo, si ottiene una superficie liscia al tatto e visivamente omogenea.
Principali lavorazioni
Taglio |
Il taglio del vetro viene eseguito sia a mano che con macchine a controllo numerico. Il tagliavetro ha una rotella, di carburo di tungsteno o diamante sintetico, che va ad incidere la lastra alla misura desiderata, i pezzi si ottengono con una leggera forza ai lati del taglio che ne genera il distacco aprendo il taglio realizzato. | Apri in un'altra scheda |
Foratura |
Il vetro viene forato al trapano, mediante apposite punte diamantate, vuote al loro interno e adeguatamente refrigerate con acqua. | Apri in un'altra scheda |
Filo lucido |
Il vetro tagliato ha il bordo tagliente ed irregolare, per renderlo uniforme e lucido si esegue la molatura a filo lucido piatto mediante una macchina detta rettilinea. Il vetro passa su varie tipologie di mole, le prime diamantate per la sgrossatura e le ultime al cerio per la lucidatura, ottenendo il bordo lucido e perpendicolare alla superficie piana principale, alla quale è raccordata mediante una smussatura a 45°. | Apri in un'altra scheda |
Bisellatura |
Ai bordi del vetro viene conferito un angolo variabile tra 3° e 8° per un'altezza compresa tra 10mm e 40mm, lasciando la superficie liscia e trasparente. |
Tempera |
Il vetro viene riscaldato fino a 600/700°C e poi raffreddato rapidamente. In conseguenza delle differenti temperature che si hanno tra la superficie e l'interno del vetro durante le fasi di riscaldamento e raffreddamento, tale trattamento genera uno stato di tensione permanente che aumenta la resistenza meccanica e termica del vetro stesso. Quando un vetro temprato si rompe, le tensioni presenti portano alla frantumazione in piccoli pezzi non taglienti, conferendogli proprietà antinfortunistiche. |
Sabbiatura |
Consiste nel soffiare un getto di aria compressa e corindone su una faccia del vetro in modo da renderlo opaco e rugoso. | Apri in un'altra scheda |